il nebbiolo da svelare

Nel periodo freddo quello vero e voglia di ricercare quei piatti particolari che ben si addicono alla stagione invernale, via quindi ai bolliti misti  dei vari pezzi di carne anche con con salse e mostarde  e riscoperta di piatti elaborati che scaldano gli occhi ancor prima dello stomaco.

Per questa stagione niente di meglio di quei vini che per struttura e complessità ben si  si abbinano  a queste pietanze elaborate e tipicamente invernali.

Il nebbiolo risponde sicuramente a questi requisiti ma oltre al al famoso Barolo altre zone producono tipi di vini a base di Nebbiolo che per finezza e complessità se la giocano alla pari pur essendo meno conosciuti.

 

E ‘nel Nord Piemonte dove troviamo una piccola zona  vinicola quasi dimenticata dove Pietro Cassina azienda vitivinicola a conduzione familiare continua  la tradizione, con stile e passione: il  LESSONA   uno dei vini dimenticati dai grandi numeri ma capace di esprimere quelle caratteristiche tipiche  di una grande vino, con eccellenti potenzialità di invecchiamento.

La proprietà di Cassina si estende su una superficie di circa 6 ettari di vigneti, oltre ad altri 9 ettari di circostanti boschi che creano un perfetto microclima per la coltivazione del Nebbiolo.La struttura si trova a Lessona (Biellese), una piccola città del nord-est del Piemonte, in Alto Piemonte i vigneti sono mediamente composti da circa 5.000 piante per ettaro. Tale scelta ci permette di attuare il “diradamento”, pratica che consiste nel rimuovere l’uva in eccesso al fine di limitare la produzione di ogni singola pianta e indurre in tal modo le piante a concentrare tutta la loro energia sui rimanenti grappoli. Il risultato è una migliore maturazione dell’uva, con maggiore sviluppo e concentrazione di estratti e profumi.La raccolta dei grappoli è eseguita rigorosamente a mano.

Nebbiolo in purezza, il Lessona è una piccola Doc che comprende per intero il territorio del Comune di Lessona composto in percentuale maggiore da Nebbiolo (Spanna). Possono concorrere singolarmente o congiuntamente le uve provenienti dai vitigni Vespolina e Bonarda, fino ad unmassimo del 15%.

L’azienda produce a Tenuta Cascina Chignalungo nella doc Lessona, anche un interessante vino con vespolina in purezza coltivata a 290 metri sul livello del mare e raccolta l’ultima settimana di settembre con severa raccolta manuale dell’uva in vigna , e seguente ulteriore selezione in cantina.

L’affinamento:il vino matura in botti ovali della capacità di 15 Hl rovere per almeno 18 mesi,susseguente imbottigliamento ,e nuovo affinamento in bottiglia –

tasting notes

COSTE DELLA SESIA VESPOLINA DOC“Tera Russa” 13%VOL vespolina 100%

Veste è rosso rubino trasparente e luminoso , nel corpo intenso con riflessi porpora sull’unghia che ne denotano gioventù e vitale acidità, al naso l’intensità è scandita da un floreale di fiori viola freschi e un frutto rosso croccante di fragoline e ribes, ricorda una succosa amarena con note di rabarbaro, con una soffusa  speziatura dolce e delicata.
Al palato, ingresso fresco e succoso lascia salivare, con una  vena fresca e sapida , i tannini maturi non disturbano scorrendo agelvolmente nel cavo orale, nel finale ritorna accattivante il frutto che nel retronasale lascia il palato pulito ed elegante. Uno di quei vini che si finisce in un batter d’occhio.

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LESSONA DOC – “ ‘ Tanzo ” 2010  Nebbiolo (Michet.-Picotener clones, 3309-Gravesac ) 13%VOL

L’esposizone dei vigneti:rivolti da Sud Est a Sud Ovest. L’altitudine: 290 metri sul livello del mare, ricchi di minerali come manganese e ferro, che incidono fortemente sulle caratteristiche gustative del vino, vendemmia: dopo il 10 Ottobre quando i grappoli sono ben maturi, raccolta manuale dell’uva in vigna ,in cassette di 7-9 Kg di capacità e susseguente ulteriore selezione in cantina.

L’affinamento:il vino viene travasato e matura in botti ovali della capacità di 15 – 25 Hl (rovere Austriaco e Svizzero )per circa 26-27 mesi,susseguente imbottigliamento ,e nuovo affinamento in bottiglia.

 

Di un  rosso rubino scarico e luminoso, tipico del nebbiolo, tendente al granato sull’unghia.
al naso la matrice olfattiva si svela con note ferrose ed ematiche che indicano un bouquet dal profilo olfattivo complesso seguono frutti di bosco e lampone, floreale di  rosa, note più profonde si humus e sottobosco, di terra umida, minerale , speziati lievi di
In bocca entra integro e saporito, tannini precisi ma finissimi, fresco ed intenso gode di buona persistenza . 
Strutturato colpisce per l’ottima corrispondenza con l’olfatto , dove nel finale riemergono note minerali e succose che rimandano al frutto, lasciando un finale pulito ed elegante.IMG_5383.JPG

5 risposte a "il nebbiolo da svelare"

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