Solo il tempo riesce ad imprimere ai Cabernet la complessa piacevolezza che li rende grandissimi vini . Il Chianti Classico e il Brunello hanno ancora una volta evidenziato come la struttura e la freschezza del Sangiovese riesca a sfidare il passare degli anni riuscendo a mantenere le integre le caratteristiche.Grandi vini!
Sanct Valentin Cabernet 1999
Colore compatto e acceso nel bicchiere, forma una lacrimazione fitta e lenta .Intensità erbacce e floreali imprimono al bouquet lo stile dato dai vitigni ,la speziatura si avverte in sottofondo.Gusto morbido in equilibrio perfetto sulle parti dure ,che avvolge un lungo finale.
Chianti Classico Castello Di Ama 1998
Ancora una volta una base riesce nella difficile impresa di emozionare.Iniziali note di riduzione spariscono dopo aver fatto ossigenare il bicchiere.
Vivace ed espressivo sia nel colore che nel profumo, la freschezza emerge con note agrumate ,completate da balsamici erbacei, nota carnosa humami, con profondità di humus e sottobosco.Il palato integro di snoda con una verve di freschezza ancora pronunciata,immersa in tannini eleganti riproponendo nuance carnose in un insieme elegante e persistente.
Brunello Fattoria dei Barbi 1980
anche in questo caso il Sangiovese Grosso ha bisogno di tempo a contatto con l’ossigeno per evidenziare la sua natura.
Un luminosissimo colore granato scarico riesce a catturare lo sguardo.La riprova ce la offre un intensità olfattiva impermeata da scorza di arancia.La vena agrumata, porta verso il pompelmo rosa appena tagliato ,rosa canina ,viole e rinfrescante balsamicità .Un vino in cui il vitigno emerge nelle sue sfaccettature più vere. Un ingresso energico e schietto.Anche al gusto riconferma le succosità date dalla vena acida, insieme a morbidezze e tannini eleganti tiene in piedi un ritmo scandito da raffinati giochi di equilibrio ,conduce la scena integro fino al finale di grande perdistenza .
L’ha ribloggato su MAXIMUSOPTIMUSDOMINUS.
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